In alcuni dei dolori più cocenti della Dinamo ci sono Cantù e le triple. Siano le quattro sbagliate in altrettante gare dei quarti scudetto nel 2013 (unica volta al meglio delle sette) che estromisero in Banco di Sardegna che giocava benissimo di squadra, o sia quella un po' fortunosa di Thomas da quasi nove metri che all'ultimo secondo ha consentito di espugnare Brindisi estromettendo proprio i sassaresi dalla Final 8 di Coppa Italia.

Si aggiunga che fuori casa la formazione sassarese ha vinto una sola volta in 13 trasferte: 86-75 nella stagione 2015/16 con 21 punti di Haynes, 17 di Logan, 14 di Varnado e addirittura 10 di Petway.

Ecco che il match di sabato sera (ore 20.30 al PalaDesio) si carica di ulteriori motivi oltre a quello immediato: solo la vittoria può fare rientrare la formazione di Pasquini in zona playoff scudetto.

Ma sarà davvero dura contro un attacco che segna addirittura di più: 92 punti tra le mura amiche, trascinata dal folletto Culpepper e dalla potente ala-pivot Burns.

All'andata la Dinamo vinse 94-80 senza Bamforth e Hatcher, con il quintetto più giovane mai schierato in A: Spissu, Randolph, Pierre, Polonara e Jones (manca solo la firma per il prolungamento del contratto per la prossima stagione). Quel +14 è un tesoretto da non dilapidare qualora arrivi la sconfitta, altrimenti si avrà già una differenza canestri negativa con una concorrente ai playoff scudetto.
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