Quattro gare per salutare la stagione ciclistica 2017 e probabilmente l'Astana.

Fabio Aru comincia dal Giro dell'Emilia di sabato 30, classica che per la centesima edizione ha allungato il proprio tracciato sino a 223,3 chilometri, in deroga ai regolamenti.

Partenza e arrivo a Bologna, otto salite (1800 metri complessivi di dislivello ascensionale) con cinque ripetizioni di quella di San Luca: 2,1 km secchi, con punte del 18% di pendenza.

Un arrivo che Fabio conosce bene.

Nel 2012 era un neoprofessionista quando rischiò lo scatto alla quart'ultima tornata e finì 19esimo, nel giorno del successo di Nairo Quintana.

Adesso riattacca il numero sulla schiena, venti giorni dopo la conclusione della Vuelta e cercherà di capire come sta, rispetto ad avversari di grandissimo valore: da Vincenzo Nibali ai colombiani Esteban Chaves, Egan Bernal e Rigoberto Uran; dagli azzurri Gianni Moscon e Diego Ulissi al francese Thibaut Pinot; dall'inglese Adam Yates all'irlandese Nicolas Roche, tanto per citarne alcuni.

Il poker di classiche italiane alle quali Aru ha deciso di partecipare prosegue martedì 3 ottobre con la Tre Valli Varesine, giovedì 5 con la Milano-Torino (con arrivo a Superga) e si conclude sabato 7 con Il Lombardia, gara del World Tour quest'anno con partenza da Bergamo e arrivo a Como.

L'obiettivo del "Cavaliere dei 4 Mori" è far bene, ma la stanchezza al termine di una stagione molto tribolata si fa sentire.
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