Il viaggio è iniziato il 15 giugno scorso a Londra, per terminare ieri nel cuore della Barbagia. Roberto Podda ha percorso duemila chilometri in sella alla sua bici, fino a giungere nella sua Mamoiada, patria della quale può vantare le origini. Sangue sardo, dunque, carattere resistente e ostinato, il ragazzo, accompagnato sino a Nizza dal compagno di avventura Riccardo Paschina, ha affrontato un'impresa memorabile. Oltre centocinquanta chilometri al giorno, sotto il caldo afoso e il sole, tra le intemperie e le variabili del tempo, prima di sbarcare nella sua amata terra.

Anche un guasto alla catena si è messo di traverso nella parte finale del percorso. Tant'è che Roberto ha dovuto rinviare di diverse ore il suo arrivo, inizialmente previsto per le 16.

Tuttavia, la grande attesa non ha stemperato l'affetto e la stima del suo paese, riunitosi per rendergli un sincero benvenuto.

Ad accoglierlo una comunità festante e ospitale, molti bambini, che hanno voluto rivolgere a quel grande idolo diversi interrogativi. Presente anche il sindaco Luciano Barone e l'assessore allo Sport Francesco Crisponi, che hanno accolto con entusiasmo e plauso l'iniziativa, la quale, bisogna ricordarlo, è animata da un apprezzabile intento benefico. Ad animare il lungo viaggio, infatti, vi è un obiettivo nobile: sono stati raccolti fondi importanti a favore della scuola elementare di Saint Joseph e per la ricerca sul tumore di Guilford. Appena archiviata la prima edizione, d'altra parte, già si lavora al proseguo del progetto: from London to Mamoiada, seconda parte.
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