La rivoluzione copernicana di coach Marco Calvani: la Dinamo non gira più intorno all'attacco, sfidando le avversarie a chi fa più canestri, ma ha la base nella difesa.

Per la prima volta da quando è in serie A (sesta stagione) la squadra sassarese è sotto gli 80 punti a partita.

Considerando solo le dodici gare col successore di Meo Sacchetti, la media è di 78 punti. La formazione del triplete segnava 85 punti, quella di due anni fa col doppio play Travis Diener-Marques Green (nuovamente leader di Avellino) arrivava a 86 e la Dinamo dei cugini Diener e Thornton segnava addirittura 89 punti ad incontro. Nel campionato 2011/12 quello che finora era il minimo storico in attacco: 80.7 punti. Il Banco di Sardegna è però "calvanizzato" in difesa: incassa appena 76 punti, il minimo da quando è nella massima serie.

Chissà se l'arrivo di un realizzatore come Josh Akognon, vittorioso nel debutto a Venezia, alzerà un poco le medie nelle due metàcampo. L'impressione è che comunque la filosofia del coach Marco Calvani sia quella di avere una grossa organizzazione difensiva, mentre in attacco vuole alternare il contropiede alle azioni giocate intorno ai 20 secondi. E meno possessi vuol dire punteggi più bassi. Ma alla fine, l'importante è vincere, non con quale basket si vince.
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