«Quasi quasi sarei tentato di eseguire nuovamente Il Paradiso non è qui dal vivo così mi arrestano e posso far sentire al processo questo capolavoro. Sono veramente rattristato che la vedova Battisti non abbia accolto la possibilità di depositare questa canzone».Cinquant'anni di carriera e Mogol non perde il gusto per la provocazione: in occasione della serata evento che celebrerà la sua lunga attività e i suoi successi - che si terrà il 24 settembre in piazza del Campidoglio a Roma e sarà gratuita - il più grande e più conosciuto paroliere italiano potrebbe proporre un inedito di Lucio Battisti che ha già innescato polemiche con i suoi eredi.

Si tratta della canzone Il Paradiso non è qui , scritta alla fine degli anni '70 con Lucio Battisti, che doveva essere inserito nel disco Una giornata uggiosa (l'ultimo insieme, poi Battisti si affidò a Pasquale Panella). Il pezzo non fu mai pubblicato. Lo scorso giugno, in occasione del premio Mogol ad Aosta, l'autore l'ha fatto eseguire a Ron e la vedova di Battisti, Grazia Letizia Veronese, ha chiesto alla Rai di non trasmettere quello spezzone. «E la Rai non l'ha mandata in onda per ragioni che ancora non ho capito», aggiunge Mogol descrivendo Il Paradiso non è qui come «una delle più belle canzoni di Battisti, la storia di un immigrato italiano che scrive alla sua ragazza».

La serata del 24 settembre, I capolavori di Mogol - 50 anni di successi , sarà l'occasione per Giulio Rapetti in arte Mogol per raccontarsi e rivelare aneddoti legati alle sue canzoni.
© Riproduzione riservata