Sono sempre più numerose le indiscrezioni sulla nuova trasmissione tv di Matteo Renzi che pare sia oggetto di una trattativa seria con Mediaset, e questo secondo fonti dell’azienda stessa.

"Stesse fonti – come scrive anche Lucia Annunziata su Huffington Post - che descrivono Silvio Berlusconi molto divertito all'idea che Matteo Renzi possa diventare 'il nuovo Angela', nel senso di 'Piero' o 'Alberto' delle reti Mediaset".

Il format sarebbe quello di una serie di documentari che Renzi sta preparando per raccontare la "sua" Firenze. Un viaggio nelle bellezze del capoluogo toscano narrato in prima persona dall’ex segretario Pd. E si vocifera che il lavoro stia già procedendo in modo spedito, con buona parte delle riprese già girate.

Qualche giorno fa, in una e-news, lo stesso Renzi aveva rivelato alcuni aspetti: "Questo progetto televisivo su Firenze ha l'ambizione di parlare ai cuori delle persone, cercando di raggiungerle anche oltre i confini nazionali. Sono emozionato al pensiero di lavorare su una sfida così affascinante ma è tutta un'altra cosa rispetto alle fake news sul trasformarmi in uno showman di provincia".

A Mediaset stanno dunque aspettando di vedere la puntata di prova per capire se il progetto abbia le gambe per correre. "Certo che siamo interessati", ha chiarito lo stesso Pier Silvio Berlusconi nella nottata di presentazione dei prossimi palinsesti qualche giorno fa a Montecarlo. "Anzi, siamo stati noi, dopo aver letto la notizia sui giornali che era in preparazione il programma, a muoverci e contattare il produttore".

Le reti destinatarie del nuovo progetto potrebbero essere Rete 4 o Focus, nuovo canale scientifico del Biscione, e la produzione sarebbe di Lucio Presta.

Un nuovo futuro da conduttore, dunque, per Matteo Renzi? Del resto non sarebbe la prima volta che le intuizioni di Silvio Berlusconi si rivelano poi fondate: "Avrebbe dovuto fare il presentatore tv, lo avrei assunto", aveva specificato appena qualche anno fa il Cavaliere a proposito della presenza scenica e della notevole capacità di eloquio dell'allora segretario Pd.

(Unioneonline/v.l.)
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