E’ uno dei nomi più importanti del nuovo teatro femminile italiano e in Sardegna è approdata altre volte.

Marta Cuscunà, autrice, regista, attrice, pluripremiata nell’ultimo decennio, ritorna nell’Isola ma questa volta per il Circuito Cedac con “La semplicità ingannata”, seconda tappa del progetto sulle Resistenze femminili in Italia, in programma il 17 alle 21 ad Arzachena nel Teatro Comunale, il 18 a Macomer nell’ ex Caserme Mura e il 19 a Paulilatino nel Teatro Grazia Deledda.

Uno spettacolo con cui l’attrice di Monfalcone riporta lo spettatore indietro nel tempo, al Cinquecento, quando le monache del Santa Chiara di Udine trasformarono il convento in un luogo di libertà e dl pensiero dove mettere in discussione dogmi religiosi e cultura maschile.

"Ho cercato di fare in modo che concetti come eresia e dote assumessero anche significati altri, più ampi di quelli letterali", dichiara Cuscunà: "Questo spettacolo implica l’elaborazione di una storia da una prospettiva prevalentemente storica a una visione artistica e contemporanea in grado di varcare i confini del filologico e del politicamente corretto".
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