Il Rosatellum bis prevede un sistema elettorale misto, in cui la distribuzione dei seggi è per il 36% maggioritaria e per il restante 64% proporzionale: 231 seggi alla Camera e 116 al Senato vengono assegnati attraverso collegi uninominali, in cui vince il candidato più votato.

L'assegnazione dei restanti seggi avviene con sistema proporzionale, in collegi plurinominali con listini molto corti (massimo 4 candidati) i cui nomi saranno visibili sulla scheda elettorale. Non sono previste le preferenze.

La scheda elettorale è unica, con il nome del candidato nel collegio uninominale e le liste collegate, corredate dai nomi del listino nel proporzionale: non è possibile il voto disgiunto.

Nei seggi uninominali viene eletto il candidato più votato, in quelli da assegnare col proporzionale il riparto avviene a livello nazionale.

SBARRAMENTO - I partiti si possono presentare da soli o in coalizione, e le coalizioni, che devono indicare il capo politico, presentano un candidato unico nei collegi uninominali. Lo sbarramento è al 3% per le singole liste e al 10% per le coalizioni.

CHI FAVORISCE - La legge favorisce Forza Italia: un centrodestra unito, con Berlusconi, Salvini e Meloni si prenderebbe buona parte dei collegi uninominali, anche a discapito del Pd, vittima delle eterne divisioni della sinistra italiana. Tuttavia, non assegnando un premio di maggioranza a chi vince le elezioni, è molto probabile che non ci sia un vero vincitore e che per governare ci sarebbe bisogno delle larghe intese tra Renzi e Berlusconi. Larghe intese che andrebbero inevitabilmente a scomporre le alleanze createsi prima del voto, con Lega e Fratelli d'Italia che non sarebbero disponibili a partecipare ad un governo di coalizione con il Pd.

Sfavoriti dal Rosatellum bis sono i 5 Stelle: non coalizzandosi con nessuno, avrebbero difficoltà ad accaparrarsi i seggi uninominali anche se fossero il partito più votato nel proporzionale. Si allontana dunque l'eventualità di un governo Di Maio, a meno di un boom elettorale clamoroso dei pentastellati.

(Redazione Online/L)
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