Nelle stanze romane del Pd l’aumento di Irpef e Irap non piace.

Non c’è una posizione ufficiale, ma più indiscrezioni possono valere quantomeno una sensazione forte: la formula più gradita nella maggioranza è una soluzione alternativa all’intervento sulle tasse.

Questa, però, è solo una parte di tutto il capitolo sul disavanzo della sanità in Sardegna che martedì scriverà una pagina importante con l’audizione in commissione Bilancio dell’assessore Luigi Arru e dei commissari delle Asl.

Mancano circa due settimane alla scadenza dei 60 giorni entro i quali il Consiglio dei ministri deve dare il parere sulla legge regionale. Davanti al rischio di impugnazione, la maggioranza di centrosinistra ha fretta di trovare una soluzione alternativa in tempo.

Infatti, qualche rischio c’è ed è contenuto nel testo di un documento del ministero dell’Economia del 5 giugno scorso che vieta la discrezionalità della Regione in presenza di disavanzi di gestione nel settore sanitario o se impegnata nel Piano di rientro.

Ma ci sarebbe anche una questione tutta politica dietro alle trattative.

Il governo non vuole mettere il cappello sull’aumento delle tasse perché sarebbero in controtendenza rispetto agli sforzi fatti a Roma.
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