"Nella richiesta del provvedimento di sorveglianza speciale il questore di Oristano mi ha diffamato e dipinto come un pericoloso criminale solo per impedirmi di continuare l'attività politica indipendentista che ho sempre svolto nel rispetto della legaltà", così il presidente di Paris Malu entu e di Meris in dommu nosta, Salvatore Meloni, spiega la richiesta miliardaria di risarcimento danni sulla quale il Tribunale di Cagliari dovrà pronunciarsi il 14 febbraio 2015.

Nel mirino di Meloni, oltre al questore Francesco di Ruberto anche il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, e il presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, che avranno tempo per costituirsi in giudizio fino a 20 giorni prima dell'udienza fissata dal tribunale.

La richiesta è di 10 miliardi di euro: "Giusto quanto serve alla Sardegna per conquistare l'indipendenza" ha spiegato Doddore Meloni dopo la conclusione, per motivi di salute, dello sciopero della fame cominciato il giorno successivo alla presentazione della richiesta di sorveglianza speciale nei suoi confronti. La richiesta di risarcimento danni presentata dall'avvocato Cristina Puddu si riferisce proprio al contenuto di quella richiesta, che sarà esaminata dal tribunale di Oristano (presidente del Collegio il giudice Modestino Villani) il prossimo 16 ottobre.

"Siamo pronti a contestare punto per punto tutte le argomentazioni del questore a sostegno di una richiesta che consideriamo completamente infondata" ha spiegato l'avvocato Puddu ricordando che la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza richiesta nei confronti di Meloni è una eredità del regime fascista che si applica di solito a criminali comuni o persone in odore di mafia.
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