C'è ancora da attendere per la deroga di tre anni al taglio dei posti letto e della spesa sanitaria in Sardegna per garantire il futuro del progetto per il nuovo ospedale di Olbia nella struttura dell'ex San Raffaele. La deroga, annunciata alla Regione Sardegna con una lettera di intenti firmata dal sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Del Rio e dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, potrebbe essere inserita nel cosiddetto decreto "sblocca Italia", che dovrebbe arrivare sul tavolo di Palazzo Chigi e poi in Parlamento prima della pausa estiva. Manca ancora la certezza su questo iter, ma si susseguono le voci che sia proprio lo "sblocca Italia" ad ospitare il via libera di fatto al progetto della Qatar Foudation Endowment, dopo che la norma non è stata inserita del dl competitività, come ci si attendeva. Certo è ancora possibile che il provvedimento possa rientrarvi dalla finestra con un emendamento, ma è più probabile che vi sia un piccolo slittamento.

IL MINISTRO - "Specifici interventi normativi, probabilmente da inserire in uno dei provvedimenti di urgenza in corso di perfezionamento", saranno necessari per la realizzazione e il pieno funzionamento del nuovo ospedale San Raffaele di Olbia. Lo ha dichiarato il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin nel corso dell'audizione, in Commissione Affari sociali, sulla vicenda relativa al protocollo di intesa firmato lo scorso 21 maggio, tra Governo italiano, Regione autonoma della Sardegna e Qatar Foundation in merito al completamento e alla gestione della grande struttura ospedaliera realizzata grazie al capitale straniero e che ha visto il Governo italiano direttamente chiamato in causa dalla Regione stessa. "L'inserimento del nuovo ospedale di Olbia nella rete ospedaliera regionale richiede, come atto presupposto - ha spiegato il ministro - l'introduzione di una specifica deroga legislativa che dovrebbe riguardare i parametri del numero dei posti letto per mille abitanti" previsti dal decreto Bladuzzi e le disposizioni "per l'aumento del tetto per l'acquisto di prestazioni di assistenza ospedaliera e specialistica da erogare ai privati". "Un fatto che potrebbe apparire di dimensione regionale ma non lo è, perché rappresenta l'intervento del Governo centrale su una questione che normalmente sarebbe di competenza regionale", ha commentato il presidente della Commissione Pier Paolo Vargiu. "La Presidenza del Consiglio, raccogliendo una richiesta del governatore della Sardegna - prosegue - ha avocato a sé la pratica e siglato un protocollo d'intesa con la Qatar Foundation, intervenendo sulla programmazione sanitaria regionale e confermando l'intenzione di modificare due leggi nazionali". Una sorta di 'derogà al titolo V della Costituzione - che assegna alle regioni la competenza in materia sanitaria - e "che potrebbe esser presa ad esempio anche per altre situazioni simili in futuro".
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