"Pigliaru svende la Sardegna a Renzi e firma un accordo suicida per le casse della Sardegna condannando i Comuni sardi a un triplice cappio al collo. Con una mano lo Stato ci frega 800 milioni di euro di capacità di spesa e con l'altra ci impone un triplice patto di stabilità con un pareggio di bilancio che varrà non solo per la Regione ma per tutti i Comuni della Sardegna". Lo sostiene il deputato di Unidos, Mauro Pili, che ricorda la richiesta di 1,2 milioni di euro di allargamento del patto fatta a suo tempo dalla Regione. "Il pareggio di bilancio riguarderà il bilancio di competenza, il bilancio di cassa, e conseguentemente, il blocco delle spese di investimento - aggiunge l'ex presidente della Regione, annunciando una battaglia politica su questo tema -. Oggi, con questo pseudo accordo hanno affondato definitivamente l'autonomia della Regione Sarda. Pigliaru non ha nemmeno il coraggio di citare la cifra dell'accordo e la definisce 'accettabile'. Ci spettava un miliardo e 200 milioni, avrebbe firmato un accordo per meno di un terzo. Farneticante la dichiarazione di Pigliaru: saremo la prima regione ad attuare il pareggio di bilancio. La realtà è decisamente un'altra: saremo la prima Regione a subire l'imposizione statale ed europea che impedirà qualsiasi tipo di investimento e che renderà impossibile il governo dei comuni della Sardegna". Secondo Pili, infatti, "in Sardegna non solo la Regione ma anche tutti i 377 comuni dell'Isola saranno chiamati ad un pareggio anticipato di almeno un anno sia per il bilancio di competenza che quello di cassa. Per i comuni sardi si rischia il fallimento".
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