L'indipendentista Gavino Sale, presidente, fondatore e ideologo di Indipendentzia Repubrica de Sardigna (Irs) è stato eletto consigliere regionale, con lo schieramento di centrosinistra, ma non volta le spalle ai movimenti che si battono per l'indipendenza dell'isola. Ed anzi ha lanciato oggi un appello dichiarando che "Irs è aperta al dialogo con tutte quelle forze indipendentiste che non sono rappresentate nel nostro parlamento a causa di una legge elettorale iniqua. Mi rivolgo a Michela Murgia, ad a Manca pro s'Indipendentzia e agli movimenti indipendentisti: Irs è pronta a dialogare con tutti". Dopo dieci anni di battaglie per l'indipendenza, ora che potrebbe dirsi arrivato e chiudere la porta in faccia agli altri partiti indipendentisti che il risultato dalle ultime elezioni ha lasciato fuori dal Consiglio regionale, e che lo hanno accusato di "tradimento" per l'alleanza con quelli che egli stesso aveva definito "partiti italiani", Sale, di 58 anni, di Banari, sorprende tutti e si rivolge proprio a loro. All'indomani dalla storica elezione il leader di Irs ha anche annunciato, in una conferenza stampa, che ci sono trattative in corso con il Partito dei Sardi e con i Rosso Mori per costituire in Consiglio il Gruppo Unico indipendentista e sovranista. "Anche questo - ha spiegato Sale - sarebbe un fatto storico per la storia della Sardegna". Eletto consigliere provinciale a Sassari nel 2010 Sale immagina "una grande sinistra sarda indipendentista e sovranista. Ora ci aspetta il lavoro più difficile - ha aggiunto Sale - che è quello di governare. Basta con l'autoemarginazione un pò compiaciuta, purista e settaria di un certo autonomismo che si crede chic. Dieci anni fa i nostri temi erano solo nostri, ora lo sono di tutti, e noi non ci offendiamo certo. Ne siamo fieri, è quello che volevamo, e andiamo ancora avanti".
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