La Corte Suprema indiana si occuperà del caso di Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni il prossimo 28 ottobre. I due ragazzi italiani stanno scontando l'eragastolo in India per aver ucciso Francesco Montis, originario di Terralba (Oristano) e trovato morto il 4 febbraio 2010 in un hotel di Varanasi. I legali avevano chiesto che l'udienza per riesaminare la pena venisse anticipata al 14 ottobre, ma i giudici hanno comunicato che i tribunali saranno chiusi dal 12 al 26 per il capodanno induista di Diwali. "Spero davvero che il 28 i giudici inizino l'esame dell'appello - ha detto Marina Maurizio, madre di Tomaso, che in questi giorni si trova a Varanasi per stare vicino al figlio e all'amica Elisabetta - e che si arrivi a una decisione prima di Natale". L'appello per il terzo grado è stato presentato oltre un anno fa e non è ancora stato preso in esame dalla Corte Suprema.

Secondo le accuse, i due giovani avrebbero ucciso il ragazzo sardo per vivere alla luce del sole la loro storia d'amore, dato che Francesco era fidanzato con Elisabetta. I tre in albergo avrebbero fatto uso di droga poi, secondo la versione dei due condannati, Francesco si sarebbe sentito male e sarebbe morto poco dopo in ospedale.
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