Dopo un'estate da record per l'Italia e per la Sardegna, domenica a Milano apre BIT, Borsa Internazionale del Turismo, la principale manifestazione del settore che fino a martedì 13 febbraio radunerà operatori della filiera e viaggiatori provenienti da tutto il mondo.

Un appuntamento che dal 1980 è imprescindibile per le imprese dell'Isola, che potranno approfittare dell'occasione come blocco di partenza per progettare e programmare la prossima stagione turistica.

Sessanta realtà del territorio saranno presenti a FieraMilanoCity come coespositori della Regione Sardegna, "capofila" della delegazione isolana.

Dalle grandi catene alberghiere e resort luxury della Costa Smeralda fino ai piccoli hotel del Nuorese, con il coinvolgimento anche di diversi attori che beneficiano dell'indotto del "comparto delle vacanze", come ristoranti ed enoteche, associazioni che organizzano visite guidate, società di trasporti e noleggio limousine.

Alcuni stand della scorsa edizione
Alcuni stand della scorsa edizione
Alcuni stand della scorsa edizione

Con la sua presenza, la Regione punta a valorizzare non solo le destinazioni balneari – con la locomotiva Gallura che da sempre traina il mercato – ma anche località emergenti, che ospitano beni culturali e archeologici, per un turismo sempre più destagionalizzato e "diffuso".

"Il mare rimane il nostro core business, questo è innegabile ed è ciò per cui siamo più conosciuti. Ma la Sardegna non offre soltanto ambiente e paesaggio ed è una meta ideale per i viaggiatori in tutto l’arco dell’anno", ha affermato Barbara Argiolas, assessore regionale al Turismo, Artigianato e Commercio alla vigilia dell’apertura di Bit.

L’EDIZIONE 2018 – La formula resta la stessa dello scorso anno: domenica la fiera sarà aperta a tutti i visitatori, mentre lunedì e martedì saranno giornate riservate esclusivamente ai professionisti del settore.

Inedite invece le quattro aree tematiche previste per l’edizione 2018: Bit4Job (dedicata all’incontro tra domanda e offerta professionali e al recruiting), A Bit of Taste (incentrata sul turismo enogastronomico, tra le principali motivazioni che spingono gli stranieri a scegliere l’Italia), I Love Wedding (relativa ai viaggi di nozze) e Be Tech (dedicata al digitale e alla tecnologia).

Oltre cento i convegni e i seminari che tratteranno le ultime tendenze di settore.

Villasimius
Villasimius
Villasimius

LA SFIDA? BATTERE I RECORD DEL 2017 – Siamo solo a febbraio, ma le aspettative degli operatori sardi del settore per i prossimi mesi sono già altissime, dopo l’exploit registrato nel 2017.

Un anno da record per il turismo italiano, e in particolare per quello balneare, con 90 milioni di presenze negli stabilimenti e una crescita del 16%.

L'Isola ha contribuito al successo del "brand Italia" (+10% presenze di visitatori nei primi nove mesi dell'anno), aumentando la sua capacità di attrazione di turisti stranieri, che sono cresciuti più del doppio rispetto a quelli italiani (14% contro 6,6%) e che hanno rappresentato il 49,3% del totale (46,8% nel 2016).

Protagonisti, oltre alle strutture alberghiere ed extraalberghiere, anche porti e aeroporti, che hanno visto schizzare i numeri delle presenze (e non solo in estate).

Il porto di Cagliari
Il porto di Cagliari
Il porto di Cagliari

Se Cagliari è entrata per la prima volta nella top ten degli scali crocieristici italiani (dato Italian Cruise Watch), con circa 445mila passeggeri movimentati (tra imbarchi, sbarchi e transiti), pari a un +72,3% rispetto al 2016, anche gli altri sei porti dell’Isola (Olbia, Porto Torres, Alghero, Oristano e Golfo Aranci) hanno visto un notevole incremento dei passeggeri, pari a 613mila unità.

L'aeroporto di Cagliari Elmas
L'aeroporto di Cagliari Elmas
L'aeroporto di Cagliari Elmas

Segni più e record anche per gli scali sardi: tra luglio e agosto Cagliari-Elmas ha visto transitare quasi 1,1 milioni di viaggiatori, il suo miglior risultato di sempre, mentre in tutto il 2017 l'aeroporto di Olbia ha conosciuto un aumento del numero dei passeggeri di oltre il 10%.

Numeri che mostrano un comparto in salute e pronto ad accogliere grandi eventi, come testimonia la candidatura di Nuoro come capitale della cultura 2020.

Alessandra Favazzo

(Unioneonline)
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