Trenta milioni di euro da spendere nei prossimi due anni per la rete d'irrigazione agricola. L'annuncio è stato dato ieri mattina dall'assessore regionale all'Agricoltura Pier Luigi Caria, che ha presentato la delibera approvata nell'ultima riunione di Giunta.

"Si tratta di investimenti importanti, attesi da molti anni, che dovranno essere spesi al massimo entro i prossimi 24 mesi su progetti già cantierabili", ha spiegato Caria.

I FONDI - Le risorse, destinate ai diversi Consorzi di bonifica, fanno parte dei fondi Fsc (Sviluppo e coesione) riprogrammati dal Patto per la Sardegna. Gli interventi permetteranno di effettuare le manutenzioni delle reti irrigue, riducendo quindi le perdite e gli sprechi, e di creare condotte per nuovi approvvigionamenti. "Con un sistema più efficiente - ha aggiunto l'esponente dell'esecutivo - si abbasseranno i costi per le aziende, permettendo agli agricoltori di pagare tutti, ma meno rispetto a prima".

Obiettivi condivisi dalla Coldiretti, che ha chiesto tuttavia lo sblocco di ulteriori risorse da impiegare per una rete di interconnessione tra gli invasi regionali. "È paradossale che la Sardegna registri bacini mezzi vuoti e altri pieni, che non di rado devono gettare a mare l'acqua in eccesso. Serve una rete che metta in comunicazione le scorte dell'Isola affinché neanche un'azienda rimanga senza acqua".

LE CIFRE - L'aiuto della Regione non escluderà alcun territorio: il Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis avrà 1 milione e 100mila euro; quello della Gallura 5 milioni e 350mila euro, mentre nel Nord Sardegna andrà 1 milione e 750mila euro. Al Consorzio della Nurra saranno destinati 4 milioni 740mila euro; 1 milione 60mila euro all'Ogliastra. Altri 6,6 milioni finiranno al Consorzio di Oristano, mentre a quello della Sardegna Centrale andranno 2,9 milioni. Infine, il distretto della Sardegna Meridionale usufruirà di 5,4 milioni di euro.

"Gli interventi - ha assicurato il rappresentante della Giunta - sono stati definiti dopo numerosi incontri con i rappresentanti dei Consorzi di bonifica, tenendo conto delle audizioni con l'Autorità di bacino. Abbiamo così individuato le opere necessarie e prioritarie in riferimento alle peculiarità e alle criticità territoriali di ciascun comprensorio".

Il confronto con i rappresentanti dei consorzi è servito a determinare i progetti urgenti. Tra questi la manutenzione straordinaria e la razionalizzazione degli schemi irrigui esistenti, ma anche il miglioramento dell'efficienza energetica, della funzionalità degli impianti di sollevamento e l'utilizzo di energia rinnovabile.

"Saranno inoltre finanziate nuove reti irrigue per eliminare l'uso dei pozzi in aree a rischio di salinizzazione e l'installazione dei contatori d'acqua, così da permettere un monitoraggio costante dei consumi e delle perdite".

IL SERVIZIO DEL TG DI VIDEOLINA - IL RECUPERO DELLE ACQUE REFLUE:

© Riproduzione riservata