Con la sola eccezione di Londra (+0,07%), le principali borse europee hanno chiuso tutte in calo la prima seduta della settimana: Francoforte -0,35%, Parigi -0,34%, Madrid -0,31% e Milano -0,53%.

A Piazza Affari – dove si è verificato il peggior risultato del continente, tornando così sotto quota 20mila punti – l'attenzione degli investitori si è concentrata sulle recenti nomine ai vertici delle società partecipate. In particolare, per cercare di capire come i nuovi assetti possano modificare le linee strategiche aziendali.

In questo quadro, a farne le maggiori spese è stata oggi Leonardo-Finmeccanica (-3,6%), appesantita dopo il cambio al vertice tra Mauro Moretti e Alessandro Profumo.

I titoli degli altri gruppi interessati dagli avvicendamenti – come Poste Italiane (-1,31%), Enav (-1,84%) e Terna (-0,22%) - hanno invece realizzato perdite più contenute. Ma sono risultate in ribasso anche Eni (-0,47%) e Enel (-0,48%) , dove pure non c'è stata alcuna sostituzione del top management.

Flessioni oltre il punto percentuale si sono poi registrate anche per Recordati (-1,82%), Fiat Chrysler (-1,77%) e Tenaris (-1,77%).

Tra i bancari (dove restano invariate Intesa Sanpaolo e Banco Bpm) si evidenzia il rosso di Unicredit (-1,23%) e Bper (-1,19%).

Quanto ai rialzi, spiccano innanzitutto i titoli Unipol (+2,49%) e UnipolSai (+2,44%); mentre sono state positive anche Yoox (+1,62%) e A2A (+1,48%), che ha aggiornato i massimi relativi dall'aprile 2010.

Sull'All Share – infine - decolla Il Sole 24 Ore (+25%), in scia ai numeri del piano industriale al 2020, che prevedono il ritorno a una redditività sostenibile dal 2018, un margine operativo lordo consolidato di 19 milioni nel 2018 e di 45 milioni nel 2020.

Per quel che riguarda i titoli governativi, termina a quota 192 punti base lo spread Btp-Bund, con il rendimento dei decennali italiani al 2,36% sul mercato secondario.
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