Un filo d’olio ha unito Alghero e Oliena.

Siglata ufficialmente a “Golosaria”, evento milanese collegato all’Expo 2015, la partnership tra i due municipi.

Un connubio perfetto tra l’interno e la costa, che nei prossimi mesi si arricchirà di ulteriori sviluppi. Una sinergia efficace tra amministrazioni apparentemente così distanti e differenti, che può nel concreto spaziare in vari ambiti e settori.

L’agroalimentare è certamente una base di partenza importante: fondamenta robuste sulle quali edificare un’alleanza strategica che parli di turismo, di una rete che metta in comunicazione uno degli accessi privilegiati dei visitatori in Sardegna, di cultura, sviluppo, investimenti.

Un’alleanza, nata all’interno dell’associazione nazionale “Città dell’olio”, partendo dalla quale si sono messi in cantiere progetti ambiziosi.

Durante la tre giorni lombarda, da sabato a lunedì scorso, vetrina privilegiata e richiamo internazionale di esperti dell’enogastronomia, appassionati e curiosi, i riflettori sono stati puntati su alcuni prodotti selezionati delle migliori aziende di Alghero e Oliena. Etichette di nicchia e vere e proprie eccellenze, presentate al numeroso pubblico.

Per il paese del Corrasi le mandorle targate “Hivu”, il pane nero “Gicappa” cotto nel forno “Tundu” di Mario Rubanu accompagnato dalla variante tradizionale, i dolci di Anna P., i formaggi della cooperativa “Rinascita”, i vini della Cantina sociale, gli oli “Ghermanu” di Giuliana Puligheddu, “Callicarpo “ di Luisella Cogoni e il biologico “Jumpadu” di Giuseppe Puligheddu.

Per la città del corallo non poteva mancare, invece, l’accademia olearia di Giuseppe Fois, l’olio Corax di Francesco Piras e il San Giuliano di Domenico Manca, nonché l’azienda agricola Ledà d’Ittiri. Prelibatezze, sapori e profumi raccontati e descritti con passione dall’enologa Emanuela Flore e da Antonio Ticca, e posti alla base delle gustose combinazioni confezionate dagli chef ospiti della manifestazione: Salvatore Ticca, direttamente dallo Shardana di Parigi, Pino Pazzola da “Il Gobbo” di Porto Torres, Giuseppe Fele dal “Cavour” di Alghero, Roberto Paddeu dalle botteghe “Frades” di Porto Cervo e Federico Lai dal ristorante “La vecchia Urbino”.
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