L’ipotesi arriva dalla Sardegna e potrebbe far tremare gli economisti di tutto il mondo: prevedere il volume di scambio del Bitcoin, la più diffusa moneta virtuale al mondo, grazie a un semplice motore di ricerca. Lo studio condotto da due ricercatrici della facoltà di Ingegneria di Cagliari, Martina Matta e Ilaria Lunesu, coordinate dal professore di Ingegneria elettronica Michele Marchesi non è passato inosservato meritando l’attenzione e la pubblicazione di coindesk.com, tra i più importanti siti specializzati al mondo.

“Per un anno intero, dal giugno 2014 allo scorso luglio – spiega Matta, dottoranda di Ingegneria Elettronica e dell’Informazione - abbiamo confrontato i dati sul numero di ricerche su Google aventi come oggetto il Bitcoin e le conseguenti oscillazioni dei volumi di scambio di quest’ultimo. Abbiamo così scoperto che si può prevedere, con un’ottima percentuale di attendibilità e un anticipo di tre giorni, la quantità degli scambi della moneta virtuale, in salita o discesa a seconda dell’impennata o flessione delle ricerche effettuate sul browser”.

Attenzione però, perché la sfera di cristallo digitale creata dal team sardo, per ora, non può andare oltre. “Non possiamo certo preannunciare il valore della moneta – precisa la ventisettenne di Carbonia - il nostro studio si limita a prevedere il numero di transazioni in Bitcoin effettuate, sia vendite che acquisti, senza perciò conoscerne in anticipo la quotazione”.

Tuttavia l’interesse della comunità internazionale c’è tutto e il team sardo da Cagliari porterà a novembre i primi risultati dello studio all’attenzione di una conferenza di settore a Lisbona.
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