Passa per il Cannonau la conquista di nuovi mercati internazionali per il settore vitivinicolo della Sardegna. Il vino più antico e diffuso nell'Isola è stato al centro della seconda giornata di attività promosse dalla Regione a Verona per Vinitaly 2015 con una tavola rotonda aperta dall'assessore dell'Agricoltura Elisabetta Falchi.

"Dobbiamo intercettare il trend di crescita del Cannonau, confermato anche quest'anno - ha osservato l'esponente della Giunta Pigliaru - e puntare sull'export e sulla conquista di nuovi consumatori, valorizzando in modo particolare le produzioni Doc". Un percorso che lega le produzioni alla storia e alle particolarità ambientali dei territori di provenienza. "Qualità della vita, alimenti sani, ricchezze naturali e archeologiche, innovazione sostenibile, longevità - ha Falchi - sono i nostri biglietti da visita nel mondo e che fra poche settimane ci rappresenteranno anche all'Expo di Milano".

Il Cannonau, assicurano i tecnici dell'assessorato, è una delle punte di eccellenza delle nostre produzioni agroalimentari che si inseriscono in questo racconto fra storia e ambiente: il vero brand internazionale della Sardegna. "Rimane tuttavia centrale l'impegno a lavorare con le aziende - ha aggiunto la titolare dell'Agricoltura - per migliorare la qualità attraverso l'innovazione, disciplinando la vendemmia e utilizzando tecniche di vinificazione adeguate per raggiungere una omogeneità di produzione".

Nel pomeriggio, spazio alla premiazione dei vini sardi vincitori del Concorso internazionale dei Grenaches du Monde (i cannonau e altri vitigni analoghi nel mondo): medaglia d'oro a Società agricola F.lli Puddu, Cantina sociale Dorgali, Poderi Atha Ruja, Cantine Deidda, Cantina sociale Ogliastra, Meloni vini; medaglia d'argento all'Agricola Melis e doppio riconoscimento alle Cantine Surrau; medaglia di bronzo a Ferruccio Deiana, Cantina sociale Dorgali e Azienda agricola Deriu. "La Sardegna - ha annunciato l'assessore Falchi a margine dell'iniziativa - è candidata a ospitare il concorso Grenaches du Monde nel 2017, con una rassegna importante che celebrerà questo vitigno di antichissima tradizione nelle aree mediterranee".
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