La Grecia ridurrà i ministeri - da 16 a 10 - i consulenti e i benefit di ministri e parlamentari e avvierà una "spending review in ogni area della spesa pubblica" per razionalizzare i ministeri dove la spesa non destinata a salari e pensioni "ammonta a un incredibile 56% del totale". Rivedrà inoltre la spesa sanitaria, ma "garantendo l’accesso universale". Questi i punti forti della lista di riforme collegate al prolungamento degli aiuti finanziari che il ministro delle Finanze greco ha inviato alle autorità europee e al Fondo monetario.

LE TAPPE - Era slittata a oggi la presentazione della lista di riforme che la Grecia aveva promesso di inviare entro la mezzanotte di lunedì a Ue, Bce e Fmi, per ottenere il prolungamento dei prestiti di altri 4 mesi. E oggi la Troika darà il suo parere sul piano, poi l'Eurogruppo lo esaminerà con una consultazione telematica.

IL PIANO - Tra le misure sociali, possibile estensione del salario minimo e buoni pasto-energia per i poveri. Obiettivo: affrontare la crisi umanitaria. Più nel dettaglio, le proposte riguardano buoni pasto, energia e sanità per i poveri, con una possibile estensione dello schema pilota di salario minimo. Questo ultimo punto rientra in un piano di "inserimento graduale di un nuovo approccio alla contrattazione collettiva per bilanciare la flessibilità con l'equità" e però "sarà fatto in consultazione con le istituzioni europee". Il Governo specifica che "la lotta alla crisi umanitaria non avrà effetti negativi per il bilancio".

Atene promette inoltre di combattere l'evasione fiscale, i traffici di contrabbando e la corruzione: il piano dovrebbe portare al recupero di 7 miliardi. Per quanto riguarda la vendita dei gioielli di Stato, che era centrale nel memorandum siglato con la Troika di Ue, Bce e Fmi, la Grecia "si impegna a non ritirare le privatizzazioni già completate e a rispettare, in base alla legge, quelle per cui è stato lanciato il bando", ma "rivedrà quelle non ancora lanciate puntando a migliorare i benefici a lungo termine per il Governo".

Sul fronte fiscale il governo greco si è impegnato a riformare il proprio sistema e a rivedere il sistema pensionistico, consolidando i fondi pensione ed eliminando gli incentivi per i prepensionamenti. In particolare, sarà rivista l’Iva perché non abbia "impatto negativo sulla giustizia sociale". Il documento prevede inoltre interventi per controllare la spesa e una riforma dei salari del pubblico impiego che blocchi nuovi aumenti senza però intervenire sui minimi.

"BUON PUNTO DI PARTENZA" - Dal punto di vista della Commissione, la lista è abbastanza esaustiva da essere un valido punto di partenza per una conclusione di successo della review", ha sottolineato una fonte di Bruxelles: "Siamo decisamente incoraggiati dal forte impegno a combattere l'evasione fiscale e la corruzione".
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