L'esito del tavolo di via Flavia è stato completamente ribaltato - nella serata di ieri - dalla decisione dell'azienda di aprire la procedura per 1.634 esuberi (che diventeranno 1.366 perché 268 resteranno in azienda), nonostante tutte le parti si fossero dette d'accordo nel riprendere la riunione lunedì con l'obiettivo di chiarire alcuni aspetti relativi all'applicabilità degli ammortizzatori sociali alla specifica situazione aziendale. L'azienda, con una nota, invece, ha comunicato di aver accolto la proposta avanzata dai ministeri del lavoro e dei trasporti (incentrata su incentivi alla mobilità volontaria e al pensionamento, possibilità di riassorbimento e tentativi per ridurre gli esuberi) ma, constatato il rifiuto da parte della maggioranza dei sindacati, ha deciso di considerare conclusa la fase di congelamento della procedura di mobilità (avviata sei settimane fa e poi congelata un mese fa, il 23 settembre, su invito del Governo per tentare di trovare una soluzione condivisa con i sindacati), ed ha avviato il processo di riapertura della stessa. Meridiana si dice inoltre pronta a proseguire già da lunedì "la discussione sugli aspetti tecnici attinenti il trattamento di mobilità".

L'appuntamento di lunedì, però, secondo quanto convenuto oggi al ministero, è stato deciso dal ministro Giuliano Poletti per poter fornire risposte puntuali alle richieste di approfondimenti sugli ammortizzatori sociali avanzate dai sindacati. La decisione di Meridiana ha scatenato l'ira del Ministero del Lavoro, che ha subito replicato: la scelta di comunicare la decisione fuori dal tavolo "è un errore grave e un atto che rischia di compromettere i significativi passi in avanti compiuti nel corso del confronto" e l'atteggiamento è "incomprensibile", avverte il Ministero, che ribadisce la richiesta all'azienda di non compiere alcun atto ulteriore prima della ripresa del confronto prevista per la prossima settimana". Infuriati anche i sindacati, con la Filt Cgil che parla di affronto verso i sindacati e il governo. Mentre la Uiltrasporti, confermando la spaccatura con il resto delle sigle, fa notare agli altri sindacati che l'adesione alla proposta Poletti "avrebbe limitato la mobilità ai volontari e attivato un tavolo permanente". Intanto, secondo il comitato 'Esuberi Meridianà, la Procura di Tempio Pausania indaga sulla società. Saranno i militari della Guardia di Finanza di Cagliari ad occuparsi degli accertamenti richiesti: l'indagine è in fase embrionale e a far scattare le verifiche sono state le richieste dei sindacati Apm, Cgil e, soprattutto Usb con un esposto presentato circa un anno fa, che avevano sollecitato chiarimenti sul travaso di attività e competenze tra Meridiana Fly e Air Italy.
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