In quattro anni, dal 2010 al 2014, la tassa sui rifiuti è aumentata in media del 21,96% per un appartamento di 100mq con una famiglia di tre persone, pari a 51 euro in più a fronte di una inflazione nazionale nello stesso lasso di tempo del 7%. E' quanto emerge dalla VIII indagine nazionale del Centro Ricerche Economiche Educazione e Formazione Federconsumatori sui 'Servizi e Tariffe Rifiuti', che ha preso in considerazione un campione delle 91 città in cui è stata varata la Tari 2014, la nuova tassa sui rifiuti.

Lo studio sottolinea cha l'aumento medio ha raggiunto il triplo dell'inflazione. "In particolare, l'incremento rilevato è stato del 165% a Reggio Calabria, del 160% a Reggio Emilia, del 114% a Livorno, del 105% a Sanluri, del 73% a Cagliari, del 63% a L'Aquila, del 61% a Palermo, Messina, Matera e Avellino", mentre gli importi sono "in calo a Cremona (-14%), Verbania (-13%), Caserta (-11%), Cuneo (-9%) e Napoli (-8%).

Sarà di 284 euro la spesa media annua della Tari, la nuova tassa sui rifiuti, per una famiglia tipo, ossia sei euro in più all'anno rispetto alla vecchia Tares e pari ad un aumento medio del 2,25%. E' quanto emerge dalla VIII indagine di Federconsumatori sui 'Servizi e Tariffe Rifiuti'. A Cagliari si pagherà il conto più salato con 532 euro, quindi Siracusa (502 euro), Reggio Calabria (496 euro), Salerno (473 euro) e Napoli (463 euro). Tra le città meno care Cremona (136 euro), Udine (161 euro), Brescia (175 euro).
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