Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in merito ai dati Istat su "reddito e risparmio delle famiglie" nel primo trimestre 2014. In sei anni gli italiani hanno visto il reddito reale disponibile erodersi del 10,2 per cento e la disoccupazione salire ai massimi dal 1977 - osserva la Cia - Di conseguenza, il calo della domanda domestica è diventato strutturale, andando a coinvolgere non più solo il "superfluo" ma anche beni primari come gli alimentari.

La tavola, insomma, è diventata 'low-cost', come dimostra l'aumento esclusivo degli scontrini nei discount nel primo quadrimestre dell'anno (+3,1 per cento), in controtendenza totale rispetto a negozi di quartiere (-2,3 per cento), supermercati (-0,7 per cento) e ipermercati (-1 per cento). Non solo - aggiunge la Cia- Davanti al bancone alimentare, l'85 per cento degli italiani cerca di eliminare ogni spreco ed eccesso, comprando "quanto basta", e il 58 per cento opta per il prodotto con il prezzo più basso, scegliendo il brand solo se è in offerta speciale. Inoltre, il 49 per cento dei consumatori ammette di sacrificare per primo pranzi e cene al ristorante, mentre il 21 per cento ritorna al "fai da te" in cucina soprattutto per quanto riguarda dolci, pane e pasta a mano.
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