I temi legati al lavoro e al rilancio delle imprese sarde sono al centro del convegno organizzato da Legacoop, in corso a Cagliari. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti durante il suo intervento ha parlato anche dell'emergenza cassa integrazione. "La Sardegna come gran parte dell'Italia ha grandissime opportunità - ha detto Poletti - Ogni volta che vengo da queste parti rimango meravigliato. Turismo e prodotti tipici. Ma anche la reindustrializzazione è importante: ci sono esempi virtuosi in Italia di imprese che vanno bene rimanendo in sintonia con l'ambiente, pensiamo alle realtà di chimica verde in Piemonte".

"In Italia - ha detto - è necessario recuperare un miliardo di euro da recuperare per la cassa integrazione in deroga. Ma ci stiamo impegnando e assicuriamo il massimo sforzo per garantire gli ammortizzatori sociali. Abbiamo ereditato questa situazione. Nell'anno in corso - ha aggiunto - abbiamo dovuto utilizzare le risorse del 2013 e ora dobbiamo reperire le risorse per il 2014". "Bisogna dare un'opportunità all'Italia. Il rilancio può partire dalle idee e dalle piccole imprese: starsene a casa non serve a nessuno", ha aggiunto Poletti. "Il mondo delle coop - ha aggiunto - tiene perché c'è l'impegno quotidiano nel lavoro di persone che cercano di trovare soluzioni. E non è solo solidarietà, ma anche occupazione ed economia. Le cooperative sono un grande esempio".

Partecipano alla discussione anche il presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura che e il presidente di Legacoop Claudio Atzori, oltre a esperti e altri interlocutori primari del sistema creditizio regionale.

LAVORO ESTIVO - Poletti propone il lavoro estivo per i ragazzi: "sarebbe bello - ha detto - che gli studenti provassero quest'esperienza. Può essere l'occasione per raggranellare i soldi per le vacanze. Ma anche per conoscere il mondo del lavoro". Poletti ha poi parlato del programma Garanzia giovani con la possibilità per i disoccupati di registrarsi su un portale per trovare il posto di lavoro. "Adesso è dedicato a chi non studia e non lavora ma possiamo estenderla anche al mondo della scuola".
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