La prima sezione del Tar ha accolto la sospensiva cautelare sul ricorso presentato dalla presidenza del Consiglio dei ministri contro l'ordinanza dell'11 settembre del presidente Solinas sui test Covid per l'ingresso in Sardegna.

Dopo il decreto straordinario del presidente del Tar Dante D'Alessio, che aveva congelato 48 ore dopo l'emissione dell'ordinanza quel provvedimento, ora anche il collegio ha confermato la sospensione.

Accolto dunque il ricorso cautelare presentato dal governo.

Nella sua decisione, il Tar richiama interamente il decreto cautelare d’urgenza del presidente del Tribunale amministrativo, Dante D’Alessio, che aveva già sospeso l’ordinanza del governatore Solinas dell’11 settembre scorso.

I giudici chiariscono che, nella loro pronuncia cautelare, non rientra l’ordinanza di proroga del 6 ottobre firmata dal governatore Solinas e che dunque quel testo resta valido ed efficace, seppure compromesso dalla sospensione dell’intero provvedimento che si intende prorogare.

“Sulla legittimità della disposizioni contenute nell’ordinanza 43 dell’11 settembre 2020 - scrive il Tar - non possano incidere gli ulteriori elementi prodotti dalle parti resistenti, trattandosi di circostanze in buona parte successive e, comunque, non tali da poter incidere sulle valutazioni già compiute da questo Tar sulla legittimità delle contestate disposizioni”.

Resta dunque il contrasto con l’articolo 16 della Costituzione che disciplina la libertà di movimento dei cittadini. Non è escluso che in queste ore l’Avvocatura di Stato - per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri - presenti "motivi aggiunti" (ovvero una integrazione del ricorso) così da estendere formalmente la sospensione anche alla ordinanza del 6 ottobre che, seppure ancora in vigore, dovrà tener conto di quanto affermato dal Tar.
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