A guadagnarci sono stati solo i fotografi. Centinaia di foto sulla Sardegna, scattate di professionisti di "chiara fama" che nel 2009 avevano aderito a un bando dell'assessorato alla Cultura gestito dall'Istituto superiore regionale etnografico, Isre.

Maria Antonietta Mongiu, che da assessore lanciò il progetto nel 2007, era convinta, dopo aver passato la mano, che le immagini comparissero almeno sulla Sardegna Digital Library, invece nulla. Bruno Murgia, attuale presidente del Cda dell'istituto etnografico, scoperta la vicenda ereditata, ha deciso di imporre all'ente un cambio di passo sulla gestione dei materiali, spesso di valore. L'ex direttore generale dell'ente nuorese, Paolo Piquereddu, che ha maneggiato bando e opere, alza le mani e scarica la responsabilità: "Non ci hanno dato soldi per fare mostre o un catalogo: visti i risultati, un investimento forse sbagliato".

L'articolo completo di Enrico Fresu, con tutti i dettagli della notizia, i nomi dei fotografi che hanno partecipato al bando (e poi, in alcuni casi, riutilizzato il materiale pagato fior di quattrini dalla Regione), su L'Unione Sarda oggi in edicola.

© Riproduzione riservata