Sette immobili facenti parte di un complesso turistico di proprietà di una società riconducibile ad Ernesto Diotallevi, sequestrati ad Olbia nel novembre dello scorso anno, sono stati affidati in comodato d'uso gratuito al Comune di Olbia che li destinerà a persone in difficoltà, in particolare a vittime dell'alluvione dello scorso anno.

L'affidamento, disposto dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Roma, presieduta da Guglielmo Muntoni, su parere favorevole dei pm Luca Tescaroli, Giuseppe Cascini e Paolo Ielo, rientra nell'ambito dell'applicazione di un protocollo nazionale che consente la destinazione, per fini sociali, in particolare a soggetti in difficoltà, di beni immobili ritenuti provento di attività illecite. Nel caso di Olbia, l'amministrazione comunale si è impegnata a completare i lavori di tre dei sette immobili in questione e ad accollarsi le spese di accatastamento degli stessi. Si tratta di un affidamento in via provvisoria, secondo quanto si è appreso, in attesa della confisca dei sette immobili.

Proprio oggi il nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Roma, su disposizione della magistratura, che ritiene Diotallevi proprietario di ingenti ricchezze accumulate illecitamente, ha sequestrato un albergo a Fiuggi, oltre al patrimonio e al capitale della società proprietaria, anche questa considerata riconducibile a Diotallevi.
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