«Meglio di Campus ho fatto solo io, Campus». Il bilancio di fine mandato è positivo, a parere del sindaco vincitore delle comunali 2019 con i Civici, e al suo secondo incarico dopo quello degli anni 2000-2004. «Quando mi sono insediato - spiega - non ho trovato nulla di nuovo né di progettato. Le grandi opere si erano fermate con me e bisognava rilanciare». Da questo assunto la corsa per il reperimento fondi arrivati alla cifra di oltre 153 milioni di euro. «Che ci siamo conquistati coi denti - sottolinea - e sarebbero stati molti di più se la giunta Pigliaru non ci avesse fatti fuori dalla città metropolitana».

L’impegno di giunta è stato in primis riattivare la macchina amministrativa con 3 milioni e 500mila euro per l’informatizzazione. «Ma ogni intervento compiuto era collegato all’altro, come per i 39 milioni di euro investiti sulle manutenzioni stradali». E apparentati coi 27 sbloccati per il centro intermodale, non solo per connettere la città al territorio «ma anche per ridare vitalità al centro storico». «E dopo 15 anni in cui per il quartiere si era vista solo una tartaruga dipinta sull’Ex Turritania, noi abbiamo investito 35 milioni». Per strade, piazze, rotatorie, la riqualificazione di sei palazzine comunali, l’acquisto di un’altra e l’housing sociale del fu albergo. «In questo modo ripopoleremo Sassari Vecchia con 52 famiglie».

Previsti 3 milioni e mezzo per aprire cantieri nel quadrante di San Donato, quello più interessato dal degrado causato da spaccio e prostituzione, e da quei «cinghiali», come li definisce il primo cittadino, «più vicini dal punto di vista della civiltà ad animali che a esseri umani. E spero che la presenza dei lavoratori migliorerà la fauna».

Ammette quindi il degrado «impressionante» del centro storico: «Nonostante tutti gli sforzi continua a rimanere tale perché in 5 anni non siamo riusciti a incidere realmente». Nel mandato non sono mancate le polemiche, in particolare sul “canalone” del Fosso della Noce, opera pensata per mitigare il rischio idraulico. «Mi hanno contestato degli ex sessantottini - attacca Campus che, per schermata del computer, ha una foto della manifestazione in cui lo si definisce “Attila” - Posso immaginare quanto si siano divertiti a fare i cartelli. Dicono che farei l’opera per i miei “amici”. Ma io non sono mai stato sfiorato manco da una denunzia anonima. Forse si doveva guardare invece a chi aveva amici che volevano realizzare qualcosa con la variante urbanistica di Predda Niedda da me bloccata, che prevedeva case di riposo e ospedali».

Tra le criticità il complesso rapporto con Saba, la concessionaria dei parcheggi interrati. «Doveva farne un terzo e ci ha sempre sbattuto la porta in faccia. Ora siamo in tribunale». Poi le “osservazioni” della Regione sul piano urbanistico e quello del commercio: «Confronto tecnico in con veniamo contestati con norme obsolete». Apprezzamento per quasi tutti i dipendenti del Comune, distacco verso chi lo critica. «Ma nei sondaggi del City Monitor del Sole 24 ore - chiarisce - non sono mai sceso sotto il 52% del gradimento. E in ogni caso ho fatto il sindaco per il bene della città, non per farmi amare».

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