La donna era stata strangolata nella sua casa di Alghero nell'ottobre del 2011. Per questo motivo, nell'aula delle udienze della Corte d'Appello di Sassari, il procuratore generale Stefano Fiori ha chiesto la conferma della condanna a 24 anni di reclusione. Il dna di Calvia, che aveva intrecciato una relazione con la vittima, è stato trovato sul cordino con cui la donna venne strangolata nel suo letto. L'imputato si è sempre professato innocente e oggi, accompagnato dai suoi legali Nicola Satta e Danilo Mattana, ha chiesto di poter leggere un memoriale in cui rigetta tutte le accuse. Il processo è stato aggiornato al 3 ottobre: nella stessa giornata parlerà Calvia e potrebbe arrivare anche la sentenza.
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