La Cassazione per la prima volta ha affrontato questo argomento "economico" relativo agli istituti pubblici di alta formazione musicale. Con questo verdetto la Suprema Corte ha accolto il ricorso della Provincia di Sassari alla quale era stato accollato il costo di tre anni di gestione dal 2000 al 2002 del Conservatorio cittadino "Luigi Canepa" con condanna - emessa dalla Corte di Appello di Cagliari nel novembre del 2010 - a pagare a tale istituto 46.261 euro a titolo di rimborso delle spese di manutenzione, funzionamento amministrativo e utenze della scuola.

Le spese erano state anticipate dal Conservatorio sassarese con propri fondi. In primo grado, invece, il Tribunale di Sassari aveva respinto la richiesta di rimborso del "Canepa" facendo presente che per effetto della riforma introdotta dalla legge 508 del 1999 gli oneri per i conservatori non erano più a carico delle province ma del Miur. "La nuova disciplina - scrive la Cassazione dando ragione ai giudici di primo grado e alla Provincia di Sassari - delinea un sistema in cui i conservatori ed altri istituti artistici vengono allineati alle università in considerazione dell'alta formazione che essi forniscono nel settore musicale e con la possibilità di rilasciare diplomi di livello universitario".
© Riproduzione riservata