Per tutte le altre specie la caccia inizierà il 28 settembre e a seguire il 5 e 12 ottobre per tre mezze giornate, fino alle ore 14, fatta eccezione per il colombaccio, ghiandaia, cornacchia grigia per le quali l'apertura inizierà il 5 ottobre e proseguirà nelle giornate dell'1, 5 e 8 di febbraio. Per le specie pernice sarda e lepre sarda, invece, tre mezze giornate (28 settembre, 5 e 12 ottobre, fino alle ore 14). Sono le disposizioni adottate dal Comitato regionale faunistico che ha deliberato a maggioranza il nuovo calendario venatorio che verrà trasmesso all'Ispra per l'acquisizione del previsto parere.

Considerati i numerosi danni alle produzioni agricole, gli incidenti stradali e i danni alle piante e agli animali provocati dal cinghiale, si è aperta una discussione incentrata in particolare sulla possibilità di consentire la caccia anche nelle giornate del giovedì. Il Comitato per questa specie ha deliberato a maggioranza le giornate dell'1, 2, 9, 16, 23, 30 novembre, 7, 8, 14, 21, 28 dicembre 2014 e 1, 4, 11, 18, 25 e 29 gennaio 2015 e un aumento del carniere in 5 cinghiali ogni 5 fucili per un massimo di 40 cinghiali per compagnia.

La caccia agli anatidi verrà chiusa il 18 gennaio mentre per i tordi è stata deliberata la chiusura all'8 gennaio (fatta eccezione per il tordo sassello cacciabile fino al 18 gennaio). La caccia all'allodola, merlo, quaglia e coniglio selvatico verrà chiusa al 28 dicembre. L'assessore dell'Ambiente Donatella Spano ha fatto presente che è in corso di definizione il Piano Faunistico venatorio che verrà concluso negli aspetti principali entro la fine dell'anno. Ha rimarcato inoltre l'importante ruolo svolto dai cacciatori per la tutela ambientale e per il contributo nel contenimento e controllo di alcune specie particolarmente problematiche quali i cinghiali e le cornacchie. L'Assessore comunica infine che sono state avviate le procedure secondo i termini di legge per il rinnovo del Comitato faunistico che si concluderanno entro il mese di ottobre.
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