Compravano escavatori, pneumatici per camion e serbatoi per gasolio pagandoli con assegni scoperti e li rivendevano a Dubai e in Arabia Saudita con la mediazione di un cittadino egiziano. La banda composta da sette persone, tutte residenti tra Sassari, Santa Teresa di Gallura e Ossi, è stata sgominata a conclusione di una indagine avviata un anno fa dai Carabinieri della Stazione di Seneghe. L'indagine era scattata dopo la denuncia di un imprenditore di Allai che aveva venduto il suo escavatore a due sedicenti imprenditori che avevano pagato con assegni scoperti per 22 mila euro intestati a una ditta con partita iva cessata. Nel corso dell'indagine era emerso che provenivano dallo stesso conto anche gli assegni per poco più di 22 mila euro usati qualche tempo prima per pagare un mezzo per movimento terra acquistato a Oristano. Le successive indagini bancarie hanno permesso di accertare poi altre truffe (per un totale di circa 15 mila euro) ai danni di due rivenditori di pneumatici per camion, uno di Olbia e uno di Sassari, e di una società del Cagliaritano che trattava serbatoi per gasolio. I beni acquistati in questo modo nell'isola erano stati imbarcati a Porto Torres per Genova e trasferiti prima a Ravenna e poi spediti in Arabia Saudita e a Dubai con documentazione contraffatta.
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