Così Salvatore Bassu e la moglie Rossella Tedde, i due coniugi olbiesi accusati dalla loro collaboratrice domestica, Alessandra Dalu, di averla licenziata in tronco per essersi assentata il giorno dopo l'alluvione per aiutare la sorella. Secondo la coppia quella storia, che ha fatto il giro d'Italia, "è totalmente falsa". "Quando la mattina di martedì 19 novembre, all'indomani della drammatica alluvione che ha devastato Olbia, Alessandra Dalu ci ha avvisato dell' impossibilità di recarsi al lavoro non ci siamo affatto stupiti - fa sapere la famiglia Bassu - visto che anche noi eravamo impegnati a prestare soccorso a vicini, amici e familiari. Semplicemente, vista la situazione, la risposta al messaggio sms di Alessandra Dalu significava 'non c'è problema, non ti preoccupare per noi, non abbiamo bisognò. Invece Alessandra Dalu - ricostruiscono i due coniugi - ha chiamato i mezzi d'informazione divulgando fatti che non corrispondono alla realtà ed arrecando offesa al nome della famiglia e dell'impresa". Marito e moglie precisano che la donna "non è mai stata dipendente della famiglia, non ha mai avuto un rapporto subordinato con la ditta Bassu né percepito una retribuzione fissa perché il lavoro di pulizia è consistito in prestazioni occasionali. Quindi non è mai stata una lavoratrice in nero".
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