Non sa spiegarsi per quale motivo il sangue di Francesca Benetti, la donna scomparsa dalla sua villa di Potassa in Gavorrano il 4 novembre, fosse nella sua sua auto. "Non ho mai fatto del male alla signora", ha aggiunto Antonino Bilella, il custode dell'abitazione accusato di aver ucciso la donna e averne fatto sparire il cadavere. I risultati del Ris dei carabinieri hanno confermato che le tracce ematiche presenti sul pianale del Fiat Punto del sospettato sono riconducibili al dna della Benetti. L'uomo, secondo gli inquirenti, avrebbe tentato di disfarsi del pezzo dell'auto gettandolo in campagna. Il procuratore Francesco Verusio è sicuro: "Stiamo per chiudere il cerchio, speriamo che Bilella si decida a parlare e a dirci dove ha nascosto il cadavere".

LA VITTIMA - Francesca Benetti, 56 anni, è un'ex insegnante milanese che aveva scelto di vivere in Toscana. Di lei non si sa più nulla dal 4 novembre; la sua auto è stata trovata alla stazione di Follonica e dei suoi tre cellulari solo uno è stato recuperato. A quasi una settimana dalla sua scomparsa, è stato arrestato il custode della villa che la donna aveva acquistato con l'intenzione di trasformarla in un agriturismo: aveva ammesso di averla vista, il giorno della sparizione, e di averla aiutata a portare dell'olio in casa. Nell'abitazione, però, i carabinieri hanno trovato delle tracce, forse sangue, che qualcuno aveva tentato di cancellare.
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