L'incidente è avvenuto durante una manovra del vaporetto, nei pressi dell'approdo di Rialto. Il mezzo, secondo le prime informazioni, è finito contro una gondola, sulla quale si trovavano cinque turisti: padre, madre e tre bambini, tutti di nazionalità tedesca.

Joachim Reihnard Vogel - secondo quanto si apprende da fonti sanitarie - risulta essere stato un ordinario di diritto penale all'Università 'Ludwig-Maximilian' di Monaco.

L'uomo è probabilmente rimasto schiacciato tra le due imbarcazioni ed è deceduto all'ospedale.

E' stata dimessa dall'ospedale di Padova la bambina tedesca di tre anni rimasta ferita a Venezia. La bambina - riferisce l'ospedale di Padova - ha subito un intervento di primo soccorso ad uno zigomo e quindi è stata dimessa senza prognosi.

LA RICOSTRUZIONE - Durante la manovra di avvicinamento al pontile di Rialto il vaporetto, secondo quanto si è appreso, ha dovuto compiere uno spostamento per evitare il continuo via vai di mezzi acquei, particolarmente affollato sotto il ponte. Nel compierlo ha urtato accidentalmente la gondola, sulla quale era appena salita una famiglia di turisti tedeschi. Padre e madre si erano seduti sulle due poltroncine centrali della barca, mentre i figli - tra i quali la ragazzina rimasta ferita - erano a prua. Nell'urto i cinque e il gondoliere sono finiti in acqua. Accortisi dell'accaduto, altri gondolieri si sono tuffati per salvarli. A riva si è cercato disperatamente di rianimare Joachim Reihnard Vogel, apparso subito gravissimo, ma è morto appena giunto all'ospedale.

IL GONDOLIERE - E' sotto choc e si è rifugiato nella casa del padre il gondoliere che portava l'imbarcazione rimasta coinvolta nell'incidente mortale cin un vaporetto avvenuto oggi in Canal Grande a Venezia. ù

Il pope, dice Aldo Reato Presidente dei bancali (associazione dei gondolieri), è un 25enne esperto del remo che per fare questa professione ha superato tutti i corsi, gli esami e le prove pratiche per accedervi. Un gondoliere a tutti gli effetti, quindi, e neppure un 'sostituto', come vengono definiti a Venezia quanti portano le gondole in attesa di licenza definitiva. Secondo Reato "alla luce dei video raccolti dalle forze dell'ordine è evidente l'estraneità del ragazzo all'incidente". "E' stato investito e basta - aggiunge - con gli esiti che purtroppo abbiamo dovuto registrare. Da tempo diciamo che il traffico in Canal Grande non solo va regolarizzato, perché ci sono troppe barche e a rimetterci sono sempre come ovvio le più fragili. Ciò che è accaduto alla gondola poteva capitare a qualsiasi altra imbarcazione a remi".

Reato precisa anche che l'astensione dal lavoro di parte dei gondolieri "non è uno sciopero ma un gesto di sostegno, per quanto possibile, a favore delle vittime dell'incidente, per spingere ad una soluzione del problema da parte degli enti preposti".
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