La "Korea Advanced Institute of Science and Tecnology", avanzato centro di ricerca in Corea del Sud, starebbe sviluppando robot programmati per uccidere.

La notizia ha destato scalpore nel mondo della scienza tanto che 50 ricercatori provenienti da Europa, Stati Uniti e Asia hanno deciso di scrivere all'azienda produttrice in segno di protesta.

La Kaist, oltre a questo "esperimento", produce da tempo bombe a grappolo vietate in 120 Paesi del Mondo.

Per questo i ricercatori hanno voluto dire la loro minacciando di non collaborare più in alcun modo con l'azienda coreana: "Non possiamo tollerare che la ricerca venga utilizzata per uccidere. Lo scopo è l'esatto contrario, ossia migliorare la vita umana e dare soluzioni: non distruggerla".

La risposta ufficiale dell'istituzione coreana non è tardata ad arrivare, per voce del suo presidente Shin Sung-chul: "Le accuse sono infondate, non stiamo conducendo, e non condurremo, alcuna ricerca che vada contro la dignità umana".

(Unionesarda/M)
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