"Se dal voto non dovesse emergere nessuna maggioranza in grado di governare sarebbe giusto proseguire con questo governo per consentire alle forze politiche di proseguire una campagna elettorale non brevissima, che possa durare almeno tre mesi".

Così oggi Silvio Berlusconi ha spiazzato tutti nel corso della presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa.

Un intervento a tutto campo, quello dell'ex premier al Tempio Adriano di Roma.

LUPI E ALFANO - Pronto ad accolgiere i centristi nella nuova coalizione, non in Forza Italia. Saranno la "quarta gamba del centrodestra". "Sono contento che Lupi sia tornato, è una persona gentile e ragionevole che non ha mai dato giudizi negativi sugli altri. Del resto, è tornato dove stava prima, ora dovrà spiegare per quale motivo ha votato e sostenuto un governo di sinistra". Su Angelino Alfano invece, "nessuna possibilità di collaborazione".

FORZA ITALIA - Molti degli attuali parlamentari di Forza Italia non saranno ricandidati, il 50% aveva detto ieri l'ex premier. E oggi lo ha rimarcato: "Nel partito c'è grande concordia, bisogna rinnovarsi profondamente e molti parlamentari hanno già comunicato la loro intenzione di non candidarsi".

SALVINI - Infine la nota dolente della giornata, quella del leader leghista che oggi ha annunciato di voler "sospendere qualsiasi tavolo e incontro con Berlusconi finché non avremo spiegazioni ufficiali sul voto contrario di Forza Italia all'iter veloce per la legge Molteni, che cancella lo sconto di pena per i reati gravissimi". L'ex Cavaliere risponde a Salvini dicendo che sono decisioni prese dai gruppi parlamentari. "Voi sopravvalutate i capricci di Salvini - ha detto ai giornalisti - lui ha questo modo di cercare e conquistare attenzione e consenso. È diventato protagonista della Lega portandola dal 4 al 15%, quindi chapeau. Ma, ripeto, quando ci si siede allo stesso tavolo Salvini è ragionevole ed è disposto anche a cambiare parere, troveremo l'accordo".

CHURCHILL E MUSSOLINI - C'è anche tempo per qualche rivelazione sui grandi della terra descritti nel nuovo libro del conduttore di 'Porta a Porta'. "Il mio preferito è Winston Churchill, architetto della vittoria dell'Occidente contro la dittatura in Germania di Hitler". E poi su Mussolini: "Proprio un dittatore non era, voglio dare un appiglio ai giornali per attaccarmi".

(Unione Online/L)
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