Va avanti l'inchiesta sul cosiddetto "sistema Trapani" che nei giorni scorsi ha scatenato un vero e proprio terremoto nella politica e nel mondo imprenditoriale siciliano, con l'arresto dell'armatore Ettore Morace, le dimissioni del sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti Simona Vicari e l'iscrizione nel registro degli indagati del governatore della Regione Siciliana Rosario Crocetta e del candidato a sindaco di Trapani Girolamo Fazio (finito in manette).

Un'inchiesta su contributi marittimi, presunte tangenti e assunzioni e trattamenti di favore, che ha chiamato in causa anche il ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, che aveva subito preso le distanze dal caso.

In particolare, stando alle accuse, Morace (armatore della Liberty Lines) sarebbe stato aiutato a ottenere fra il 2015 e il 2016 la presentazione e l'approvazione di un emendamento alla legge di stabilità con il quale veniva ridotta l'imposta d'Iva dal 10% al 5% (un risparmio di 7 milioni di euro).

L'INCHIESTA - Ieri è stato ascoltato il funzionario regionale Giusepppe Montalto, segretario dell'assessore regionale Giovanni Pistorio, anche lui indagato e posto ai domiciliari. Ha respinto ogni accusa, dicendo che "non c'è stato alcuno scambio di favori" e che il giornalista Piero Messina era stato segnalato a Morace "perché sapevo che aveva bisogno di un ufficio stampa". Nell'inchiesta c'è anche il nome di un'ex deputata regionale, Marianna Caronia, candidata al Consiglio regionale di Palermo che - secondo i pm - avrebbe ottenuto da Morace, tramite l'intercessione di Montalto, una liquidazione superiore a quello che le spettava dopo la fine del rapporto con "Siremar spa", società acquistata dall'armatore.

Ettore Morace
Ettore Morace
Ettore Morace

"UN REGALO INUSUALE" - Oggi è il giorno invece dell'interrogatorio di Girolamo Fazio, arrestato venerdì scorso, mentre lo stesso Ettore Morace ha parlato davanti al guidice accennando al Rolex donato al sottosegretario Vicari, dicendo che in effetti si è trattato di "un regalo inusuale". I pm credono che dietro a quel gesto ci sia una motivazione particolare, e cioè la presunta corruzione di cui viene accusato l'armatore che però ha detto con forza di "non aver mai corrotto nessuno".

Secondo l'accusa non sarebbe un caso che prima di quel Natale in cui il Rolex è stato recapitato a Vicari, sia stato approvato un emendamento che andava incontro ai desideri dell’armatore trapanese, ovvero la già citata riduzione dell'imposta d'Iva al 5%.

Per Morace, però, quell'orologio - e l'ha ribadito al gip Marco Gaeta - rimane "solo un regalo di Natale" e nulla di più.

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