Dalla mezzanotte di venerdì in quattro zone della Siria, sconvolta dal 2011 dalla guerra civile e dall'offensiva jihadista, non si spara più.

È entrato in vigore infatti il cessate il fuoco contrattato ad Astana da Russia, alleata di Damasco, Iran e Turchia, garanti dell'accordo, che prevede la creazione di quattro "aree di riduzione della tensione".

Si tratta di territori situati nella provincia di Idlib, a nord di Homs, nel Goutha Orientale e nel sud del Paese.

Mosca vigilerà sul rispetto dell'intesa, ma viene precisato "non esiterà a rispondere in caso di violazioni".

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