Park Geun–hye, la figlia del dittatore che era riuscita a farsi eleggere presidente della Corea del Sud, è stata destituita dalla Corte Costituzionale che ha confermato l’impeachment che il Parlamento aveva già proclamato raccogliendo i voti anche dallo stesso partito della leader.

Ma la tensione a Seul è altissima: dopo il verdetto sono scoppiato scontri violentissimi con due morti.

Lo scandalo che ha coinvolto la presidente, trascinata nel baratro dalle accusa alla sua amica Choi Soon-sil, ha già fatto finire in galera il boss della Samsung Jay Y. Lee, accusato di avere pagato alla coppia tangenti per decine di milioni di dollari. La protagonista principale è però Choi Soon-sil, amica e confidente della presidente Park Geun-hye, legata a un misterioso culto che affonda le sue radici nella tradizione sciamanica coreana.

Il contatto tra il mondo dei Park e quello dei Choi avviene in un momento drammatico per la famiglia della presidente. Nel 1974, durante una rappresentazione presso il Teatro nazionale di Seul, un nordcoreano proveniente dal Giappone, in un tentativo di assassinare il dittatore, ne uccise la moglie Yuk Young-soo, madre dell'attuale presidente.

Fu in quel momento che Choi padre avvicinò Park Geun-ye, scrivendole - secondo quanto racconta il quotidiano JoongAng Ilbo - di aver ricevuto in sogno la visita della defunta Yuk.

Cominciò così l'amicizia tra la 24enne Park e l'uomo, fondatore di una misteriosa setta - Yeongsaenggyo, ossia "Vita eterna", caratterizzata da una sincretica fusione di buddismo, cristianesimo e del movimento sciamanico coreano chiamato Ceondoismo - che portò la figlia del dittatore a guidare una serie di istituzioni attivistico-religiose da lui costituite e a iniziare un rapporto, diventato negli anni sempre più stretto con la figlia del leader religioso Choi Soon-sil.

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