Le nuove misure del presidente Donald Trump contro l'immigrazione non hanno lasciato indifferenti molti americani, che hanno alzato la voce in tutto il Paese.

Mentre negli aeroporti il flusso di persone provenienti da sette Stati a maggioranza musulmana è stato bloccato, New York, Boston, Washington, Los Angeles e molte altre città sono ridiventate scenario di grandi proteste.

A New York oltre 10mila persone si sono radunate a Battery Park, dove venivano accolti gli immigrati nel Novecento e da cui partono le barche per la Statua della libertà e per Ellis island, simbolo dell'immigrazione nel Paese.

La manifestazione è stata patrocinata dal sindaco Bill De Blasio, che ha duramente criticato il presidente Trump.

A Washington, una folla si è radunata davanti alla Casa Bianca e poi ha marciato fino al Campidoglio nel segno dello slogan "No muslim ban" (no al bando contro i musulmani).

Le manifestazioni continuano anche in molti aeroporti: il Dulles di Washington e quelli di Los Angeles, San Francisco, Miami, Filadelfia, Detroit, Atlanta e Indianapolis.

Intanto Trump tenta di smorzare i toni e rassicura: "Concederemo di nuovo i visti a tutti i Paesi, una volta che saremo sicuri di aver rivisto e applicato le più sicure politiche, durante i prossimi 90 giorni".

"Per esser chiaro", ha aggiunto, "questa non è una messa al bando dei musulmani, come i media falsamente riportano".

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