"La lotta contro l'estremismo e l'intolleranza sono una cosa unica con la lotta contro l'autoritarismo e l'aggressione nazionalista".

E' uno dei passaggi del discorso d'addio che Barack Obama la notte scorsa ha rivolto al Paese e ai suoi sostenitori a 10 giorni dalla fine del suo mandato. Un discorso amaro, considerata la vittoria di Donald Trump, durante il quale il presidente uscente si è commosso ma ha anche rivendicato i successi della sua presidenza.

"Yes we can, yes we did", (sì ce la possiamo fare, sì ce l'abbiamo fatta), è stato lo slogan che riprende quello con cui vinse le storiche elezioni del 2008, con cui ha concluso il discorso tra gli applausi di migliaia di sostenitori nella sua Chicago.

MINACCE ALLA DEMOCRAZIA - Obama li ha esortati all'impegno politico contro quelle che ha identificato come "quattro minacce alla democrazia", cioè un cedimento nella solidarietà nazionale, le divisioni razziali che spingono gli uni contro gli altri a beneficio dei più ricchi, una fuga dall'aderenza ai fatti ed una certa apatia nella difesa della democrazia.

Secondo Obama "si rischia di compromettere la democrazia se cediamo alla paura così come dobbiamo rimanere vigili contro le aggressioni esterne, dobbiamo proteggerci dall'indebolimento dei valori che ci rendono chi siamo".

In particolare, ha puntato il dito contro argomenti populisti, anti-immigrati che finiscono per fare gli interessi dei più ricchi: "Se ogni questione economica viene presentata come un contrasto tra un ceto medio bianco che lavora e una minoranza che non si merita gli aiuti, allora i lavoratori di ogni colore saranno lasciati con le briciole mentre i più ricchi si ritireranno sempre di più nelle loro enclavi private", ha detto con quello che è suonato come un attacco a Donald Trump ed alla sua amministrazione di miliardari.

"La nostra Costituzione è un dono importante e bellissimo - ha ribadito - ma non ha potere da sola, siamo noi, il popolo, a darle potere con la nostra partecipazione e le scelte che facciamo".

LA RETE - E mentre Obama era impegnato nel suo ultimo discorso alla nazione la Rete si domandava un'altra cosa.
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