Sei persone sono state arrestate dalle forze di sicurezza turche con l'accusa di essere legate all'omicidio dell'ambasciatore russo Andrey Karlov avvenuto ieri ad Ankara.

Il padre, la madre e la sorella del presunto assassino, individuato in Mevlüt Mert Altintas, poliziotto di 22 anni, ucciso subito dopo l'attentato, sono stati fermati nella notte a Soka, città natale dell'aggressore, nell'ovest del Paese, e in manette sarebbe finito anche un compagno di stanza del giovane.

La polizia sta indagando sui presunti legami tra l'attentatore e l'organizzazione dell'imam Fethullah Gulen, che Ankara ritiene responsabile del fallito golpe in Turchia nel luglio scorso.

Dopo aver sparato, Altintas ha urlato frasi riferite alla Siria, come: "Non dimenticate Aleppo!" e "Non dimenticate la Siria!", poi ha alzato l'indice in aria che, nella tradizione orientale, rappresenta un giuramento e significa: "Dio è unico".

SPARI ALL'AMBASCIATA USA - Sono state chiuse le sedi dell'ambasciata statunitense ad Ankara e dei consolati a Istanbul e Adana, dopo che un uomo ha aperto il fuoco davanti alla sede diplomatica Usa nella capitale turca. L'uomo che ha aperto il fuoco è stato arrestato dalle forze di sicurezza.

L'incidente non ha causato vittime.

RAFFORZATE LE MISURE DI SICUREZZA AD ANKARA - VIDEO:

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