Si moltiplicano negli Stati Uniti le segnalazioni di malintenzionati vestiti da clown.

I primi avvistamenti risalgono allo scorso agosto, in Carolina del Nord, dove era comparso un fantomatico pagliaccio armato di coltello.

Poi è stata la volta dell'Ohio, della Pennsylvania, della California e dell'Oregon, con le forze dell'ordine che sono state ripetutamente chiamate a verificare la presenza, soprattutto nelle vicinanze di luoghi frequentati da bambini, come scuole e giardini, di persone sospette col viso truccato.

Nella stragrande maggioranza dei casi si è trattato solo di falsi allarmi, scherzi di cattivo gusto, carnevalate o suggestione, ma le forze dell'ordine hanno anche arrestato una dozzina di persone pizzicate in circostanze sospette con indosso - appunto - abiti da clown.

Il fenomeno dei "creepy clown" (pagliacci spaventosi) sta gradualmente assumendo le proporzioni dell'isteria: le autorità hanno alzato i propri radar, le associazioni circensi sono preoccupate per la cattiva pubblicità che stanno ricevendo, in televisione e sui giornali sempre più spesso sono ospitati psicologi e psichiatri per spiegare perché i pagliacci facciano così paura ai piccoli (ma anche agli adulti).

E poi, naturalmente, c'è la grancassa social: l'hashtag #Ifiseeaclown (se vedo un clown), è diventato trending topic su Twitter, mentre su Facebook sono nate molte pagine dedicate agli avvistamenti.

Una situazione che, in vista di Halloween, rischia di appesantirsi ulteriormente.

Tanto che Stephen King, autore di "It", il celebre romanzo che vede protagonista proprio un pagliaccio malefico, metafora delle paure dei bambini, ha diffuso in questi giorni un post per gettare acqua sul fuoco.

"Ehi ragazzi, è tempo di raffreddare l'isteria da clown. Per la maggior parte sono buoni, piacciono ai bimbi e fanno ridere la gente".

© Riproduzione riservata