Una dimenticanza, una distrazione: questi gli elementi alla base del tragico incidente ferroviario verificatosi una settimana fa in Puglia, dove hanno perso la vita 23 persone e altre 50 sono rimaste ferite.

I verbali dei due capistazione di Andria, Vito Piccarreta, e di Corato, Alessio Porcelli, sono stati secretati, ma alcuni elementi emergono.

Piccarreta avrebbe ammesso davanti ai pm di Trani di aver alzato la paletta e di aver acceso il semaforo con segnale verde al fine di far partire il treno diretto a Corato; in realtà sapeva che da quella stessa stazione era in arrivo un altro convoglio, che quindi viaggiava sullo stesso binario del precedente; forse se n'era dimenticato.

Quando il primo treno arrivato ad Andria con 23 minuti di ritardo era sui binari insieme a un altro che doveva andare a Barletta, erano le 10.59, il capostazione - vedendo due convogli - ha fatto partire entrambi, come per una sorta di "automatismo".

Alle 11.07 ha telefonato al collega di Corato per dirgli di aver dato il via al treno, ma lo schianto si era già verificato.
© Riproduzione riservata