"Non sono stato io": questo quanto dichiarato da Vito Piccarreta, capostazione di Andria, in merito all'alterazione dei registri delle partenze dei treni il 12 luglio scorso, quando due convogli si sono scontrati lungo la linea Barletta-Bari provocando la morte di 23 persone.

Quella modifica, effettuata a penna, non è opera sua, ha ribadito davanti ai pm di Trani, che hanno respinto la richiesta di rinvio dell'interrogatorio supportata da un certificato medico.

La correzione fatta sotto la modifica a penna non risulta leggibile.

Il capostazione avrebbe poi ammesso davanti ai pm di aver fatto partire il treno ET1021 diretto verso Corato, che si è poi scontrato con il treno ET1016. Lo si apprende da fonti investigative al termine dell'interrogatorio.

E avrebbe agito "per automatismo", indotto dal fatto che due treni erano fermi in stazione ad Andria.
© Riproduzione riservata