Dopo il cordoglio per la morte della deputata Jo Cox, uccisa in seguito a un agguato nei pressi di Leeds, in Gran Bretagna è ripresa la campagna elettorale in vista del referendum sulla Brexit di giovedì.

E sui media britannici fioccano appelli al voto ed endorsement eccellenti, per il Sì e per il No.

VIP PER RESTARE - Schierati a favore della permanenza del Regno Unito nell'Unione europea, oltre al premier David Cameron, anche alcuni personaggi simbolo della Gran Bretagna.

Come David Beckham, ex stella della Nazionale. "Ho avuto il privilegio di giocare e vivere a Madrid, Milano e Parigi, con compagni di squadra da tutta Europa e del mondo. Queste grandi città europee e i loro fan appassionati hanno accolto me e la mia famiglia e ci hanno dato l'opportunità di godere delle loro culture e persone uniche e stimolanti".

"Ho vissuto - ha detto l'ex calciatore - in un mondo vibrante e connesso in cui, insieme come popolo, siamo forti. Per i nostri figli e i loro figli dovremo affrontare i problemi del mondo insieme e non da soli. Per queste ragioni voterò per il Remain", ha detto la bandiera del calcio inglese.

A favore del No anche J.K. Rowlings, scrittrice "madre" di Harry Potter, e Richard Branson, fondatore del colosso imprenditoriale Virgin Group, secondo cui la Brexit sarebbe "una catastrofe".

VIP PER USCIRE - A guidare il fronte del Sì sono il leader populista Nigel Farage e l'ex sindaco conservatore di Londra Boris Johnson.

Ma si sono espressi favorevolmente all'uscita del Regno Unito dall'Ue anche l'attore Michael Caine, il creatore della serie tv Downton Abbey, seguitissima da milioni di inglesi, e un'altra ex stella del calcio britannico, Sol Campbell.

Giovedì, però, toccherà ai semplici comuni cittadini decidere il futuro del Paese.

E se in sondaggi appaiono molto incerti, i bookmakers continuano a dare quasi certa la vittoria del No.

L'APPELLO DI CAMERON - Nel frattempo, oggi, da Downing Street, è arrivato un nuovo appello del premier David Cameron.

"Non potremo tornare indietro dalla decisione che prenderemo, se voteremo di uscire sarà irreversibile, punto. Le future generazioni affronteranno le conseguenze", ha detto il primo ministro, perorando le ragione del "Remain".

"Credo - ha aggiunto - che saremo più forti, sicuri e ricchi dentro l'Unione europea. Lo dico nel modo più chiaro possibile: la nostra sicurezza economica è fondamentale e saremo più forti se restiamo".
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