Spuntano nuove tessere potenzialmente utili a ricostruire una volta per tutte il puzzle che avvolge il misterioso caso di Madeleine McCann, la bimba inglese di 3 anni scomparsa nel nulla il 3 maggio 2007 a Praia da Luz, in Portogallo, mentre era in vacanza con i genitori.

Le indagini, che non sono mai riuscite a fare luce sul destino della piccola, potranno ora avvalersi delle testimonianze di due donne, intervistate dalla trasmissione britannica Exposure, che accusano di pedofilia e abusi un deputato liberale al Parlamento di Londra, morto nel 2009.

Si tratta di Clement Freud, volto molto noto nel Regno Unito, per l'attività politica, per le sue apparizioni in radio e tv e anche per essere il nipote del padre della psichiatria Sigmund e fratello dell'artista Lucian.

Stando alle testimoni - una delle quali è Sylvia Woosley, che nel 2012 contribuì all'inchiesta sulle violenze ai danni di minori da parte di Jimmy Savile, altro volto notissimo al pubblico inglese - Freud era un pedofilo.

E, nel 2007, al momento della scomparsa di Maddie, si trovava proprio in Portogallo, a Praia da Luz.

Non solo: nei giorni successivi avrebbe invitato i genitori della bimba nella sua casa, mantenendosi poi in contatto con loro.

L'incredibile - sospetta - coincidenza sta tenendo banco sui maggiori tabloid inglesi, nonostante la famiglia di Freud neghi che Clement si trovasse in Portogallo in quel periodo.

Dal canto proprio, i McCann hanno accolto la notizia "con orrore", dicendosi "profondamente choccati".

Agli investigatori, ora, il compito di approfondire.

Sia le accuse di abusi a Clement sia i motivi della sua presenza nel luogo dove è sparita Maddie.

Sulla cui sorte è sempre aleggiato proprio lo spettro della pedofilia.
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