Il pm Liliana Ledda ha chiesto misure cautelari più severe per cinque tra operatori e infermieri del centro Aias di Decimomannu accusati di maltrattamenti sui pazienti.

La richiesta è stata presentata dal magistrato inquirente stamattina nell'udienza d'Appello davanti al Collegio della seconda sezione penale presieduto da Massimo Poddighe.

Sono stati chiesti gli arresti domiciliari per l'infermiere Roberto Cannavera (difeso dall'avvocato Mario Canessa), e per gli operatori socio sanitari Luigi Lobina, Carlo Pintus e Tiziana Meloni (rispettivamente assistiti dagli avvocati Massimo Ledda, Patrizio Rovelli e Benedetto Ballero).

Per i quattro indagati il pm aveva già chiesto i domiciliari ma il gip Giampaolo Casula aveva ridimensionato la misura e disposto soltanto l'interdizione dalla professione. Una decisione impugnata dal pm e che ha portato all'udienza odierna.

È stata invece chiesta l'interdizione dalla professione per l'operatore socio sanitario Monica Frau.

I giudici si sono ritirati in camera di consiglio e decideranno se accogliere o respingere le richieste del pm nei prossimi giorni.
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